Ho iniziato il percorso di coaching con un estremo scetticismo sui vantaggi che il coaching potesse portare (sia per convinzioni, sia per l’esperienza avuta in passato che non era focalizzata sull’individuo e sulla sua sfera personale e lavorativa); con il ripetersi delle call ho avuto una svolta completa. Ora sono più forte, più sicuro, più consapevole, più tranquillo (e non sono parole) e sento come se avessi una marcia in più. Il coaching mi ha aperto i mondi sconosciuti della mente, mi ha dato la consapevolezza di come le nostre azioni abbiano influenza sugli altri, della necessità di gestire i rapporti con le persone, di controllare l’inconscio, di pesare in maniera diversa gli atteggiamenti, di rivalutare il passato e dare il giusto peso alle esperienze che hanno inciso di più sulla tua formazione, della necessità, infine, di gestire la parte razionale e istintiva della mente.
In sostanza e con una “brutta parola” mi sento come avessi fatto un tagliando a 50 anni.